mercoledì 21 maggio 2014

Apologia felina n.4 - The importance of being Hook and meet Frida. Parte I

Giorno 1

Frida è una gatta che profuma di liquirizia e ascolta la musica. E' sofisticata, sì, ma non insensibile.
Cos'ha letto nell'odore di Hook? La clinica, l'aroma di altri gatti tutti insieme, un po' di biscotto stantio. Forse anche a Hook piace la musica. Per adesso, a lei non piace Hook.
Rinuncia perfino alle sue crocchette preferite a causa sua. Meglio giocare con un guscio vuoto di lumaca e saltare via.
La notte scivola via silenziosa, piccole nuvolette si stringono nell'aria. Frida non vede l'ora sia l'alba, non ce la fa ad aspettare.

Giorno 2

Hook fa la cacca più puzzolente del mondo. Frida fa l'indifferente e preferisce guardare le lucertole nel suo angolo di prato. Lo sa che la sua finestra rimane aperta ma, per adesso, non sale. Sa anche che Hook è rosso e grosso ma i suoi occhi verde oro non hanno ancora scoperto quelli azzurro acqua di lui.
E se le crocchette avessero il suo odore?
Nell'erba si nascondono le api, nell'edera le lucertole, c'è una gatta estranea che mi scruta dal tetto. Preferisco stare qui, pensa offesa.
Hook spalanca gli occhi: la polvere sotto al letto sa di liquirizia.
La gatta bianconera scappa. Frida adesso è all'ombra dello scivolo e allunga una gamba per rilassarsi ma il suo cuore è come un seme di nespola senza germoglio.
Dove c'erano i tulipani rosa ora è rimasta della terra chiara, calda e un po' smossa. Frida ci si sdraia, ma non ditelo a nessuno: è il suo segreto per profumarsi di radice.
La stanza dove sta Hook profuma di lavanda e sapone di Marsiglia (tranne quando ha fatto la pipì sulla sua copertina).
La finestra è mezza aperta e il cielo riflette i suoi occhi color acqua.
Fuori gli uomini si agitano e fanno rumore ma questo non infastidisce Hook. A lui basta ascoltare i merli chiacchierare e provare a se stesso che a saltar giù dal davanzale di marmo ci riesce da solo. Chissà dove sarà quella micia tigrata che stamattina guardandolo ringhiava... forse si stava solo schiarendo la voce.
Frida sospira e socchiude gli occhi al vento. Una merla color tabacco banchetta a pochi metri da lei e un gattino bianco e grigio dagli occhi di ghiaccio attraversa quatto il prato. Le lucertole sghignazzano oppure fanno prove di bungee jumping.
La notte è elettrica e si allunga come un elastico. Un micio nero dagli occhi celesti e un grumo di neve nel petto fa da cantastorie al loro primo incontro e alla luna, che se ne sta ben nascosta a guardare.
Frida è un'ombra, Hook una tromba. Il tonno ha un retrogusto amaro di riconciliazione. Nella via, un pipistrello danza a ritmo e si esibisce con il gatto con il grumo di neve nel petto.

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